lunedì 13 dicembre 2010

La Leggenda dell'albero di Natale


Oggi Ale mi ha chiesto: " Mamma, ma perché a Natale facciamo l'albero?" e così.......................ecco la storia ..........(la canzone l'ho inserita perché mi piace molto!!!!).
La vigilia di Natale in un lontano villaggio di campagna, un ragazzino si recò nel bosco alla ricerca di un ceppo di quercia da bruciare nel camino, come voleva la tradizione.
Si attardò più del previsto e, al sopraggiungere della sera, non fu più in grado di ritrovare la strada per tornare a casa, nel frattempo cominciò a cadere la neve.
Il ragazzo si sentì assalire dall'angoscia. Nel bosco, oramai spoglio di fogle, vide un albero ancora rigoglioso e si accucciò sotto di esso per ripararsi dalla neve: qell' albero era un abete.
In preda ad una grande stanchezza, il ragazzo si addormentò raggomitolandosi ai piedi dell'albero.
L'abete abbassò allora i suoi rami fino a far sì che toccassero terra in modo da formare come una capanna che proteggesse il ragazzo dalla neve e dal freddo.
Al mattino il ragazzo si svegliò, sentì in lontananza le voci degli abitanti del villaggio che lo cercavano ovunque.
Uscito così dal riparo , potè con grande gioia riabbracciare i suoi compaesani.
Solo allora tutti si accorsero del meraviglioso spettacolo che si presentava davanti ai loro occhi: La neve caduta nella notte , posandodi sui rami che l'albero aveva piegato fino a terra, aveva formato dei festoni, delle decorazioni e dei cristalli che, alla luce del sole che stava sorgendo, sembravano luci sfavillanti.
In ricordo di quell'episodio, l'abete venne adottato come simbolo del Natale e da allora in tutte le case viene addobbato e illuminato, per riprodurre lo spettacolo di quel giorno.
Da quello stesso giorno gli abeti delle foreste hanno mantenuto, si dice, la forma caratteristica di avere i rami pendenti verso terra.

2 commenti:

  1. abbiamo letto e ascoltato insieme io e Michela questa bella storia e questa bella canzone... l'atmosfera natalizia sembra ancora più vicina!!!

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  2. di certe meravigliose storie si perde memoria...
    grazie sorellina!

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